Dopo un intenso sforzo di mobilitazione mediatica d'intesa con le forze politiche e le componenti sociali, la Municipalità di Favaro Veneto ha raggiunto con soddisfazione l'obiettivo di vedere bandita il 23 dicembre 2010 la gara d'appalto europeo per la realizzazione del nuovo distretto Mestre Nord a Favaro Veneto.
Il 25 febbraio scorso si sono aperte le buste e, dopo attenta valutazione, è stata scelta la proposta migliore fra quelle depositate fino al 22 febbraio.
L'impresa “Guerrato S.p.a.” di Rovigo è risultata aggiudicataria dei lavori tra le otto ditte che hanno partecipato alla gara.
Si tratta di un appalto “full risk” che include la manutenzione quinquennale ordinaria e straordinaria per gli impianti meccanici, elettrici, speciali e fotovoltaici per la nuova sede distrettuale.
L'importo complessivo della gara ammonta a 8.903.160,11 euro.
La “Guerrato S.p.a.” ha presentato un ribasso del 17,5%.
L’appalto avrà durata massima di 900 giorni, ovvero circa 2 anni e mezzo, ed il nuovo edificio e servirà un bacino di utenza di circa 100.000 persone.
L’edificio a due piani occupa circa 4.175 mq. immersi in 7.000 mq. di verde ed utilizzerà energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici e risorse geotermiche), per questo sarà energeticamente autosufficiente.
Fin qui le notizie della cronaca ed i numeri ma ciò che ora impegnerà al massimo la Municipalità di Favaro Veneto sarà stimolare il dialogo tra amministrazione comunale ed AULSS affinché la programmazione sanitaria possa esprimersi in modo efficiente ed economico sul territorio del Distretto n. 4 che, ricordiamo, comprende le Municipalità di Favaro Veneto e Mestre Centro nonché i Comuni di Marcon e Quarto d'Altino.
Certo il primato della nuova struttura sanitaria quanto all'autonomia dal punto di vista energetico è importante ma l'obiettivo della Municipalità di Favaro Veneto ora è farsi portavoce di un nuovo modello di salute, che deve necessariamente tenere conto della difficile situazione economica in cui ora ci troviamo ma nondimeno può ottimizzare le risorse e coordinare le azioni con il sistema sanitario locale.
Nel nuovo distretto troveranno posto l'Unità operativa cure primarie, la continuità assistenziale, la specialistica ambulatoriale, la medicina riabilitativa, le cure domiciliari e l'Unità operativa famiglia ed età evolutiva.
Si tratta di servizi essenziali per il vasto territorio di competenza del Distretto n. 4 e necessariamente complementari alla funzione di riferimento provinciale dell'Ospedale dell'Angelo.
Tutti questi servizi devono essere quanto prima attivati, perché l'innovativa e moderna struttura sanitaria del nuovo Ospedale possa funzionare in modo efficiente, e necessitano di adeguati collegamenti con il territorio.
In tale prospettiva non può mancare un coordinamento con la medicina di base che meglio di ogni altro percepisce i bisogni delle famiglie e si può fare interprete delle loro esigenze sia nei confronti dell'amministrazione comunale che della struttura sanitaria.
In tutto il sistema un ruolo fondamentale spetta alla Municipalità, organo decentrato per eccellenza, che attraverso la sua funzione istituzionale di impulso ed iniziativa fa proprie le istanze dei cittadini residenti nel territorio promuovendo protocolli d'intesa, convenzioni o accordi programmatici, nonché partecipando ai tavoli dei Piani di Zona sia per le materie oggetto di delega (minori) che in quelle di competenza dell'amministrazione centrale (anziani, disabili, ecc.).
In un momento come l'attuale in cui le risorse sono estremamente esigue dobbiamo quindi fare tutti ogni sforzo per impiegarle nel modo migliore, anche ad esempio attraverso la creazione presso la Municipalità di uno Sportello Unico in cui il cittadino possa trovare ogni risposta pure sotto il profilo socio-sanitario come anticipato in I Commissione dall'Assessore Tiziana Agostini.
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