giovedì 20 settembre 2012

LA PROMOZIONE DELLA SALUTE COME ANTIDOTO ALLA CRISI

-->
Il 10 maggio scorso si è tenuto a Venezia il 10° MEETING ITALIANO CITTA’ SANE organizzato dalla Programmazione Sanitaria del Comune, in quanto Venezia è stata l’ultima vincitrice del Premio Città Sane.
Erano presenti, fra gli altri, il Dott. Centanini (Delegato del Sindaco per la Sanità) ed il Dott. Munarin (Direttore Distretto n. 3).
Il progetto Città Sane è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’impegno delle Città Sane è innanzitutto quello di promuovere la salute a punto centrale delle proprie politiche.
In particolare le Città Sane sono un movimento di Comuni presente in tutti i continenti: In Europa ci sono più di 1300 città in 30 Paesi europei.

In Italia il movimento è partito nel 1995 ed è diventato associazione senza scopo di lucro nel 2001; oggi sono oltre 70 i Comuni che ne fanno parte e le attività e gli obiettivi dell'associazione sono consultabili sul sito www.retecittasane.it.
Negli anni 2009-2013 l’OMS sta coordinando la quinta fase di lavoro dal titolo “salute ed equità nella salute in tutte le politiche locali”, nella quale i temi prioritari sono divisi in tre aree:
  1. ambienti capaci di cura e supporto: servizi per bambini, città amiche degli anziani, immigrazione ed inclusione sociale, cittadinanza attiva, salute e servizi sociali, alfabetizzazione alla salute;
  2. vivere sano: prevenzione delle malattie croniche; sistemi sanitari locali, città libere da fumo, alcool e droghe, vita attiva, cibi sani e regimi alimentari, lotta alla violenza, contesti che favoriscano la salute, il benessere e la felicità;
  3. ambiente e design urbano favorevoli alla salute: pianificazione urbana per la salute, cambiamento di clima ed emergenza salute, incolumità e sicurezza, esposizione al rumore ed all’inquinamento, design urbano per la salute, creatività e vivibilità.
Alla manifestazione (cui hanno dato il patrocinio il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore della Sanità, la Regione Veneto, la Provincia di Venezia, l'Azienda ULSS 12, l'Ordine dei Medici di Venezia, l'ANCI, Federsanità ANCI, la Fondazione Panathlon International e l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi) è intervenuto il Dott. Erio Ziglio, Direttore dell’Ufficio Europeo per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ufficio che ha sede proprio a Venezia.
Il Dott. Ziglio ha illustrato le indicazioni dell’OMS per una nuova gestione del Sociale e della Sanità che porti all’eliminazione delle iniquità sociali e con ciò ad un grande risparmio economico per gli Stati membri.
Infatti sviluppando un sistema politico bilanciato ed integrato, in cui la promozione della salute faccia parte di tutte le attività (sociale, sport, politiche educative, urbanistica, ambiente, ecc.), permetterebbe di curare le condizioni che causano le malattie prevenendole ed evitando così di riparare semplicemente i danni con notevole risparmio di denaro.
In questo modo la salute non è più da considerare una spesa e promuovere la salute significherebbe benessere sociale e sviluppo socio-economico.
Le malattie croniche-degenerative più gravi (diabete, tumori, ipertensione, ecc.) trovano sicuramente in uno stile di vita sano ed attivo la miglior prevenzione.
Ecco peché tra le varie attività realizzate dai Comuni aderenti alla rete per le fasce più a rischio della popolazione vi sono iniziative quali il “pedibus” per gli alunni delle scuole, gruppi di cammino e di pedale per adulti ed anziani, l'integrazione con i Piani Urbanistici Territoriali dei percorsi ciclabili, progetti alimentari nelle scuole, l'educazione stradale, progetti in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, iniziative sportive (“Allenamente” camminate al Parco di San Giuliano in collaborazione con la polisportiva Terraglio), culinarie (“a cena con le stelle” per insegnare il cambio delle stagioni nei cibi in collaborazione con gli astrofili) e culturali (“storie di salute” racconti di vita vissuta anche nella malattia).
In un momento di grave crisi economica come l'attuale le iniziative illustrate sono apparse molto interessanti soprattutto perché a costo “zero”, in quanto svolte in collaborazione con le associazioni del territorio nell'ambito delle loro specifiche attività, ma il coordinamento con l'ente pubblico permette alle attività medesime di caratterizzarsi per il fine particolare di essere tutte volte migliorare le condizioni psico-fisiche della popolazione di tutte le età.
Appare chiaro che lo sforzo richiesto è notevole ed è quello di un cambio di visuale della politica, dall'ottica dell'individualismo a quella della collettività, laddove il benessere comune non può prescindere da una sinergia delle azioni politiche a tutti i livelli.
Ora non è più il prodotto interno lordo a segnare il livello di ricchezza di un paese ma il “benessere interno lordo”, che altro non è se non la percezione della propria condizione di cittadino consapevole del momento storico ma anche dell'attenzione della politica ai propri bisogni primari come singolo e come famiglia.
Mantenere in buono stato i parchi giochi pubblici e delle scuole, agevolare la realizzazione delle piste ciclabili, mettere in sicurezza le zone più a rischio della viabilità cittadina e facilitare la realizzazione di centri sanitari e di servizi nel territorio (come ad esempio il Centro della Salute in collaborazione con i Medici di Medicina Generale nell'area dell'intervento di “Via Altinia Est – ex cartiere” nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario nazionale in coordinamento con l'Ospedale ed il Nuovo Distretto) sono priorità per rispondere al bisogno di benessere e di salute dei cittadini.
La Municipalità si è già espressa più volte con delibere ed ordini del giorno per dare corso all'attuazione degli interventi programmati, ma la realizzazione non sarà possibile se tutte le politiche non collaboreranno verso il fine comune.
Mettere al centro della sua azione l'interesse della collettività è il primo obiettivo che l'amministrazione pubblica deve perseguire e senza ritardi, perché è l'unica via d'uscita ad una crisi che trova nell'individualismo il suo terreno più fertile.

Nessun commento:

Posta un commento