Il
10 maggio scorso si è tenuto a Venezia il 10° MEETING ITALIANO
CITTA’ SANE organizzato
dalla Programmazione Sanitaria del Comune, in quanto Venezia è stata
l’ultima vincitrice del Premio Città Sane.
Erano
presenti, fra gli altri, il Dott. Centanini (Delegato del Sindaco per
la Sanità) ed il Dott. Munarin (Direttore Distretto n. 3).
Il
progetto Città Sane è promosso dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS)
e l’impegno delle Città Sane è innanzitutto quello di promuovere
la salute a punto centrale delle proprie politiche.
In
particolare le Città Sane sono un movimento di Comuni presente in
tutti i continenti: In Europa ci sono più di 1300 città in 30 Paesi
europei.
In
Italia il movimento è partito nel 1995 ed è diventato associazione
senza scopo di lucro nel 2001; oggi sono oltre 70 i Comuni che ne
fanno parte e le attività e gli obiettivi dell'associazione sono
consultabili sul sito www.retecittasane.it.
Negli
anni 2009-2013 l’OMS sta coordinando la quinta fase di lavoro dal
titolo “salute ed equità nella salute in tutte le politiche
locali”, nella quale i temi prioritari sono divisi in tre aree:
- ambienti capaci di cura e supporto: servizi per bambini, città amiche degli anziani, immigrazione ed inclusione sociale, cittadinanza attiva, salute e servizi sociali, alfabetizzazione alla salute;
- vivere sano: prevenzione delle malattie croniche; sistemi sanitari locali, città libere da fumo, alcool e droghe, vita attiva, cibi sani e regimi alimentari, lotta alla violenza, contesti che favoriscano la salute, il benessere e la felicità;
- ambiente e design urbano favorevoli alla salute: pianificazione urbana per la salute, cambiamento di clima ed emergenza salute, incolumità e sicurezza, esposizione al rumore ed all’inquinamento, design urbano per la salute, creatività e vivibilità.
Alla
manifestazione (cui hanno dato il patrocinio il Ministero della
Salute, l'Istituto Superiore della Sanità, la Regione Veneto, la
Provincia di Venezia, l'Azienda ULSS 12, l'Ordine dei Medici di
Venezia, l'ANCI, Federsanità ANCI, la Fondazione Panathlon
International e l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi) è intervenuto
il Dott. Erio Ziglio, Direttore dell’Ufficio Europeo per gli
Investimenti per la Salute e lo Sviluppo dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, ufficio che ha sede proprio a Venezia.
Il
Dott. Ziglio ha illustrato le indicazioni dell’OMS per una nuova
gestione del Sociale e della Sanità che porti all’eliminazione
delle iniquità sociali e con ciò ad un grande risparmio economico
per gli Stati membri.
Infatti
sviluppando un sistema politico
bilanciato ed integrato, in cui la promozione della salute faccia
parte di tutte le attività (sociale, sport, politiche educative,
urbanistica, ambiente, ecc.), permetterebbe di curare le condizioni
che causano le malattie prevenendole ed evitando così di riparare
semplicemente i danni con notevole risparmio di denaro.
In
questo modo la salute non è più da considerare una spesa e
promuovere la salute significherebbe
benessere sociale e sviluppo socio-economico.
Le
malattie croniche-degenerative più gravi (diabete, tumori,
ipertensione, ecc.) trovano sicuramente in uno stile di vita sano ed
attivo la miglior prevenzione.
Ecco
peché tra le varie attività realizzate dai Comuni aderenti alla
rete per le fasce più a rischio della popolazione vi sono iniziative
quali il “pedibus” per gli alunni delle scuole, gruppi di cammino
e di pedale per adulti ed anziani, l'integrazione con i Piani
Urbanistici Territoriali dei percorsi ciclabili, progetti alimentari
nelle scuole, l'educazione stradale, progetti in collaborazione con i
Medici di Medicina Generale, iniziative sportive (“Allenamente”
camminate al Parco di San Giuliano in collaborazione con la
polisportiva Terraglio), culinarie (“a cena con le stelle” per
insegnare il cambio delle stagioni nei cibi in collaborazione con gli
astrofili) e culturali (“storie di salute” racconti di vita
vissuta anche nella malattia).
In
un momento di grave crisi economica come l'attuale le iniziative
illustrate sono apparse molto interessanti soprattutto perché a
costo “zero”, in quanto svolte in collaborazione con le
associazioni del territorio nell'ambito delle loro specifiche
attività, ma il coordinamento con l'ente pubblico permette alle
attività medesime di caratterizzarsi per il fine particolare di
essere tutte volte migliorare le condizioni psico-fisiche della
popolazione di tutte le età.
Appare
chiaro che lo sforzo richiesto è notevole ed è quello di un cambio
di visuale della politica, dall'ottica dell'individualismo a quella
della collettività, laddove il benessere comune non può prescindere
da una sinergia delle azioni politiche a tutti i livelli.
Ora
non è più il prodotto interno lordo a segnare il livello di
ricchezza di un paese ma il “benessere interno lordo”, che altro
non è se non la percezione della propria condizione di cittadino
consapevole del momento storico ma anche dell'attenzione della
politica ai propri bisogni primari come singolo e come famiglia.
Mantenere
in buono stato i parchi giochi pubblici e delle scuole, agevolare la
realizzazione delle piste ciclabili, mettere in sicurezza le zone più
a rischio della viabilità cittadina e facilitare la realizzazione di
centri sanitari e di servizi nel territorio (come ad esempio il
Centro della Salute in collaborazione con i Medici di Medicina
Generale nell'area dell'intervento di “Via Altinia Est – ex
cartiere” nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario
nazionale in coordinamento con l'Ospedale ed il Nuovo Distretto) sono
priorità per rispondere al bisogno di benessere e di salute dei
cittadini.
La
Municipalità si è già espressa più volte con delibere ed ordini
del giorno per dare corso all'attuazione degli interventi
programmati, ma la realizzazione non sarà possibile se tutte le
politiche non collaboreranno verso il fine comune.
Mettere
al centro della sua azione l'interesse della collettività è il
primo obiettivo che l'amministrazione pubblica deve perseguire e
senza ritardi, perché è l'unica via d'uscita ad una crisi che trova
nell'individualismo il suo terreno più fertile.
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